AGES – AGroforesta Ecologica e Sociale
E’ conclusa la Fase Due di sviluppo dell’Agroforesta in XFarm !
Con quattro anni di lavoro alle spalle e 9000 piante complessivamente messe a dimora, stiamo ora festeggiando la conclusione ufficiale del progetto AGES – AGroforesta Ecologica e Sociale, sostenuto dai fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e realizzato grazie alla preziosa collaborazione con Deafal ONG.
Il proposito di XFarm per un’Agroforesta multifunzionale affonda le sue radici, oggi già profonde, nel 2020 all’interno del progetto Scuola Radicale, e trova dimora nel 2022, quando, in collaborazione con l’Università degli Studi di Foggia e Zero CO2, abbiamo potuto realizzare il primo prototipo di SistemaAgroForestale (SAF).
Si è instillata così la volontà di trasformare l’ennesima monocultura improduttiva in un appezzamento biodiverso e con capacità autorigeneranti grazie alla pratica di agroforestazione sintropica. Una disciplina attraverso la quale è possibile auto-creare in loco tutti gli input necessari alla produzione delle colture di interesse: l’obiettivo primario della coltivazione agroforestale è infatti la creazione di abbondanti risorse vegetali, le quali devono essere adatte al contesto per poter impiegare abilmente le limitate risorse di un agro-eco-sistema.
Attraverso la messa a dimora di diverse specie – erbacee, arbustive, arboree, orticole – ragionata per Successione e Stratificazione, nel tempo e chiaramente nella corretta conduzione del sistema, si vengono ad accumulare risorse sempre più complesse a livello sia funzionale che biochimico. Questo metodo innesca una spirale di Produzione/Degradazione che si propaga illimitatamente, determinando così un equilibrio di risorse tali da compensare le asportazioni per fini commerciali.
Gli impianti che seguono questi principi non hanno quindi nulla di simile ad i classici impianti agricoli tradizionali, sia nel numero di specie che nella loro distribuzione e funzione.
Dalla piccola esperienza sorta dopo le prime stagioni di gestione dell’Agroforesta, attuata fra il 2020 e il 2022 su circa 1 ettaro di terreno olivato (impiantato venticinque anni prima dalla precedente conduzione agricola), è sorta l’idea di allargare l’impronta agroforestale in altri terreni.
È qui che arriva AGES! Il progetto ci ha permesso di implementare 2,5 ulteriori ettari di sistema attraverso lunghe e ragionate sperimentazioni, due nuove entusiasmanti piantumazioni collettive e diversi momenti di convivialità e formazione incentrati sulla tematica.
Al fine di informare, condividere, divulgare e garantire il successo dell’iniziativa, si è deciso di realizzare anche una serie di quattro webinar a beneficio di una più ampia comunità e delle istituzioni. Anche qui è stato adottato un approccio il più possibile partecipativo, favorendo lo scambio di esperienze e l’interazione. Ogni puntata è stata guidata da un tecnico Deafal insieme ad uno o più ospiti, esperti nello specifico argomento di volta in volta trattato. Tutte le registrazioni sono disponibili al canale Youtube di Deafal ONG, con una playlist dedicata al progetto.
L’imprescindibile attività di monitoraggio del SAF è stata avviata in diversi step. Il team di tecnici Deafal ha identificato una serie di indicatori quanti-qualitativi, rivolti ad aspetti diversi, da applicare al sistema agroforestale implementato. Alcuni sono applicati anche alla parte non agroforestale, in ottica di comparazione. Il monitoraggio qualitativo è iniziato dopo la messa a dimora delle piante forestali nell’autunno 2023, valutando lo stress di trapianto, le necessità idriche ed eventuali successivi necessari nutrimenti, mentre gli indicatori quantitativi sono stati identificati nella primavera 2024. Oggi è tutto oggetto di studio, entro un’analisi organica.
Infine, grazie al meticoloso lavoro di Deafal, è stato possibile realizzare anche una Mappatura dei SAF europei esistenti nell’area Mediterranea. L’attività ci consente di restituire un’istantanea delle esperienze già consolidate o in itinere delle agroforeste in Italia, uno step importante per rafforzarne la rete e comprendere maggiormente l’impatto delle stesse sul territorio. Nella pianificazione dell’attività sì è data grande importanza al processo per ottenere informazioni e dati che potessero far emergere sia l’eterogeneità che le caratteristiche in comune fra le diverse realtà.
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